Le vicende umane sono regolate dal Caso

Philosophus Diagoras, ille qui dicitur "Atheus", quod deos non esse atque humana neglegere docebat, cum in insulam Samothraciam venisset, apud litus Neptuni templum vidit ubi multae tabulae pictae erant deo dicatas ab iis qui vitam e naufragio servavérant.

Tum ab eo quidam amicus petivit nonne animadverteret ex tot tabulis pictis quam multi, Neptuni auxilio, vim procellae effugerint et in portum salvi pervenerint.

Ei Diagoras: "Quid dicis? - inquit - Ita fit enim, quia nusquam picti sunt illi qui naufragia fecerunt et in mari perierunt!". Idemque, cum vectores navis terribili procellă iactatae perterriti ei naviganti dicerent sibi merito illud accidere, quod atheum in eandem navem receperant, Diagoras ostendit eis in eodem cursu multas alias naves ob procellam laborantes quaesivitque num etiam in iis navibus Diagōram vehi crederent.

Sic enim res se habet: et in prospěrā et adversā fortună dei qualis sis aut quemadmodum vixéris nesciunt. (Versione tratta da Cicerone)

Il filosofo Diagora, proprio quello che si dice "Ateo" per il fatto che insegnava che gli dèi non esistevano e a trascurare le vicende umane, essendo giunto nell'isola di Samotracia, vide presso i litorali il tempio di Nettuno dove c'erano molti quadri dedicati alla divinità da coloro che avevano scampato la vita da un naufragio. Allora un certo amico gli chiese se non era forse vero che egli dai tanti quadri si fosse reso conto di quanto molti, con l'aiuto di Nettuno, avessero evitato l'impeto della tempesta e fossero giunti salvi nel porto.

Diagora gli disse: "Cosa dici? Succede così infatti, perché in nessuna circostanza vi sono coloro che hanno fatto naufragi e sono morti in mare!" e, i passeggeri della nave colpita dalla terribile tempesta spaventati dicendo a quel navigante che tale evento gli era capitato, perché avevano accolto in quella stessa nave un ateo, lo stesso Diagora mostrò a questi molte altre navi in quella stessa rotta che erano state travagliate a causa della tempesta e chiese se credessero che anche in quelle navi fosse stato trasportato Diagora.

Infatti la cosa si sviluppa così: sia nella sorte prospera che avversa gli dèi non sanno quale persona tu sia o come tu abbia vissuto.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cicerone

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