L'esercito di Cesare - VERSIONE latino COMPRENDERE E TRADURRE
L'esercito di Cesare
Autore: sconosciuto
Nuovo comprendere e tradurre
inizia con "Caesar mira prudentia magnaque..."
finisce con "...petidibus proelium committebant"
Cesare condusse la guerra gallica con mirabile pudenza e grande capacità. Attraverso gli esploratori conosceva la natura dei luoghi, munì opportunamente l'accampamento, disponeva i presidi e le stazioni, reggeva severamente la disciplina dei soldati.
Nei combattimenti rafforzava con l'esempio e le parole gli animi dei soldati e quando i fanti erano stanchi per il protrarsi della battaglia, Cesare inseriva in combattimento soldati validi in loro aiuto.
I soldati di Cesare mostravano grande vigore di animo, sopportavano bene le fatiche della guerra, obbedivano sempre alla volontà dei comandanti. I veterani contenevano la temerarità delle reclute, inesperti soldati, e incitavano i commilitoni nei pericoli. All'imperatore erano cari soprattutto i centurioni a causa dell'assiduità nelle fatiche e per la grande virtù nelle battaglie. Cesare, quando si avvicinava ai nemici, mandava avanti gli esploratori e i cavalieri, dopo conduceva lui stesso e le legioni armate.
Quando il comandante dava il segnale, per prima contro i nemici irrompevano i cavalieri, poi gli arcieri e i frombolieri scagliavano i dardi, alla fine i fanti si contravano con i fanti dei nemici.
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