Lo stretto di Messina

Sicilia quondam Italiae adhaerebat angustis faucibus, sed tanto onere undae in eam vehebantur-sic edam nunc vehuntur-ut a litore Italiae velut a maiore corpore impetu maris disiecta sit....

Un tempo la Sicilia aderiva all’Italia con anguste strettoie, ma le onde con il grande peso si gettavano contro essa – come anche ora si gettano – al punto che si è distaccata dalla sponda dell’Italia come da un corpo più grande con l’impeto del mare.

La stessa terra è leggera ed instabile e con alcune caverne e condotti così penetrabile che è quasi tutta aperta ai flussi dei venti.

Inoltre lo stesso suolo è così conformato per natura che il fuoco molto facilmente si genera ed alimenta. Infatti nell’interno vi è uno strato di zolfo e di bitume; la qual cosa fa sì che con frequenza da molti posti ora erutta fiamme, ora vapore, ora fumo. Da ciò il monte Etna per tanti secoli dura l’incendio. E spesso attraverso le aperture del monte tanto un vento forte e violento incombe che tira fuori blocchi di sabbia.

A ragione dunque è da favola l’antichità di questo luogo. Infatti tante cose mirabili sono confluite in questo stretto al punto che anche a coloro che visitano da lontano, è cosa terribile.(by Stuurm)

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