L'onestà non conosce eccezioni - VERSIONE latino e traduzione

L'onestà non conosce eccezioni
Autore: sconosciuto

Phytagorae discipulus a sutore calceolos emerat sed, numnos in sacculo non habens, aes alienum fecerat.

Postridie ad sutoris tabernam adiit aes alienum soluturus sed ianua clausa erat. Diu ostium pulsavit sed sutor non respondit. Denique vicinus virum expectatione fatigatum et iam abiturum vidit, et de fenestra prominens exclamavit: "Amice noli opera perdere! Sutor enim heri nocte periit et hodie elarartus est" Tum philosophus pecunia in sacculum reposita, domum rediens laetus cogitabat: Heri ad tabernam veni calceolos empturus, hodie soluturus eram, sed propter sutoris repentinam mortem nunc habeo et calceolos et numnos profecto hominum fortuna caeca est!" Tamen intempesta nocte, e somno excitatus, indecorum laetitiam suam vituperabat, denique, coscientia excruciatus, mane ad tabernam rediit et ante ianuam exclamavit: "Mihi sutor vivit et iure numnos suos flagitat!" deide per claustrum laxum numnos in tabernam immisit.

Humana avaritia culpa eius animam inquinatura erat, sed phytagorica sapientia vitium vicerat.
Un allievo di Pitagora aveva comprato dei saldali da un calzolaio, ma non avendo denari nel borsello, aveva fatto un debito (=s'era indebitato).
Il giorno dopo andò alla bottega del calzolaio per pagare il debito, ma la porta era chiusa. A lungò sbatté sulla porta, ma il calzolaio non rispose. Infine un vicino vide l'uomo stanco per l'attesa e ormai sul punto di andarsene, e, affacciandosi dalla finestra, esclamò: "Amico, non sprecare fatiche! Infatti il calzolaio è morto ieri ed oggi è stato seppellito". Allora il filosofo, rimesso il denaro nel borsello, pensava tornando a casa felice: "Ieri sono venuto alla bottega per comprare dei sandali, oggi stavo per pagare, ma a causa dell'improvvisa morte del calzolaio ora ho sia i sandali sia i soldi, è davvero cieca la sorte degli uomini!". Tuttavia in piena notte, svegliato(si) dal sonno, biasimava la sua felicità come qualcosa di sconveniente, infine, dalla coscienza tormentato, la mattina tornò alla bottega e dinnanzi alla porta esclamò: "Per me il calzolaio vive e giustamente pretende i suoi soldi!". Poi fece entrare i soldi nella bottega attraverso l'ampia serratura. L'avidità umana stava per inquinare l'anima di quello con la colpa, ma la saggezza pitagorica aveva sconfitto il vizio.

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