Magister et Discipvli

Marcus librum et tabulam et ceteras res ferens Tusculum ambulat. Illic est ludus puerorum. Multi pueri mane in ludum eunt.

Marco portando il libro, la tavoletta e tutte le altre cose s'incammina verso Tuscolo. Lì si trova la scuola dei fanciulli.

Molti fanciulli al mattino vanno a scuola. Il maestro della scuola è un uomo Greco, il cui nome è Diodoro. Marco teme il maestro, Diodoro è infatti un maestro severo, che bastona con la verga i propri alunni; in tal maniera il maestro severo suole punire gli allievi cattivi. Gli alunni sono fanciulli che vanno a scuola. Marco e Quinto sono due alunni. Gli altri alunni sono Tito e Sesto. Sesto, che giunge a scuola prima di Marco e Tito, entra per primo a scuola. Sesto è solo, infatti tutti gli altri alunni non sono ancora presenti. Il maestro entrando vede Sesto che è seduto solo sulla sedia. Sesto alzandosi dalla sedia saluta il maestro: "Salve, maestro!" Il maestro: "Salve, Sesto! Accomodati!" Sesto si accomoda sulla sedia.

L'alunno si siede in silenzio dinanzi al maestro. Il maestro lo interroga: "Perchè sei solo, Sesto?" "io sono solo, perché tutti gli altri allievi sono assenti" Risponde Sesto. Il maestro esclama: "o, alunni cattivi!" Sesto: "forse io sono un alunno cattivo?" Il maestro: "anzi tu sei un bravo alunno, Sesto, ma Marco e Quinto e Tito sono cattivi!" Allora Tito giunge a scuola, e bussa alla porta prima di entrare: l'alunno non entra subito, ma bussa prima di tutto la porta; allora entra nella scuola e saluta il maestro: "Salve, maestro!" Il maestro: "o Tito! Sesto è già arrivato..." Il maestro: "taci, fanciullo! Chiudi la porta e siediti! Aprite i libri, fanciulli!" Sesto apre subito il suo libro, ma Tito, che non ha il libro, dice "io non ho il libro." Il maestro: "Cosa? Sesto ha il suo libro, tu non hai il tuo?" Perchè non hai il libro?" Tito: "io non ho il libro, perché Marco ha il mio libro." Dopo Tito arriva Marco a scuola, e lui non bussa la porta prima di entrare.

Marco entra subito, non saluta il maestro. Dice Diodoro "o Marco! Perchè tu non bussi la porta quando vieni a scuola, non mi saluti quando mi vedi?" Ma Marco dice "Io non busso la porta quando vengo a scuola, non ti saluto quando ti vedo, perché né Sesto né Tito lo fanno" (By Maria D.)

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