Malvagità punita

Quoniam Corinthi Arion cithara canebat et incolarum animos mulcebat, a Pyrantho, Corinthio rege, valde diligebatur Quia Arion per Italiae...

Dato che a Corinto Arione cantava con la cetra e addolciva gli animi degli abitanti, era molto amato da Piranto, Re di Corinto.

Dato che Arione decise di mettere in luce la propria competenza per le località dell'Italia, scelse dei compagni come marinai e giunse per mare in Italia. Per le città d'Italia grazie alla sua competenza acquisì un grande patrimonio. Allora salì sullo scafo e salpò verso Corinto. Gli schiavi e i marinai invece, desiderosi di denaro, tentarono di uccidere Arione, ma il suonatore di cetra pregò: "Prima di morire desidero cantare". Dunque cantò e, dato che il suono della cetra era udito nei luoghi lontani, un delfino udì e giunse presso lo scafo.

Allora Arione si gettò giù in mare, il delfino prese il suonatore di cetra sul dorso e lo trasportò attraverso le onde a Corinto presso la reggia di Piranto.

Ma Arione non respinse il delfino in mare: così il delfino perse la vita sulle coste di Corinto. Allora Piranto seppellì il delfino e edificò un monumento, perché lo considerava come prova dell'avarizia dei marinai, e presso il monumento del delfino crocifisse gli avidi e i disonesti marinai.

Versione tratta da Igino

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