Mariti e mogli (1)

Egnatius Meceniusl uxorem, quod vinum biberat, fustibus necavit et id factum non tantum accusatore, sed etiam reprehensore caruit, nam omnes iustam existimabant poenam violatae sobrietatis....

Egnazio Mecenio, dato che beveva vino, uccise la moglie a bastonate e questo fatto non fu soltanto privo dell'accusatore, ma anche del correttore, infatti tutti reputarono giusta la pena della sobrietà violata.

Dalla fondazione di Roma fino al centocinquantesimo anno non vi fu il ripudio tra la moglie ed il marito. In verità Spurio Servilio per primo abbandonò la moglie a causa della sterilità.

Per quanto sembrava mosso da una ragione inammissibile, tuttavia non mancò di biasimo, perché neppure il desiderio di figli deve essere posta al disopra della fedeltà coniugale.
(By Maria D. )

Versione tratta da Gellio

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