Naturae opera numquam remittitur
Terrarum glebae arescunt, scatebrae exsiccantur et in lacunis rara vena aquae relinquitur: hora est caniculae....
L'opera della natura non desiste mai
Le zolle della terra si disseccano, le sorgenti si asciugano e nelle lagune rimane una flebile venatura d'acqua: è il tempo della costellazione estiva.
I contadini si riposano all'ombra delle piante e e già da tempo desiderano la benefica pioggia; le pigre caprette ruminano gli steli aridi e radi e le fiere giacciono immobili nelle fresche spelonche; nelle selve tacciono i merli e gli usignoli, soltanto la stridula cicala non smette di cantare dalla chioma di un tiglio.
La costellazione estiva è gradita alle lucertole, infatti dalle lucertole sono trascorse le ore pomeridiane sulle calde rocce (le lucertole trascorrono le ore pomeridiane sulle calde rocce); dagli stranieri invece sono attese le ore serali, quando la via è riscaldata dall'aria. Tuttavia l'opera della natura non desiste:
infatti le sollecite formiche con assidua operosità non smettono di ammucchiare tra le fessure della terra le briciole o gli steli nella dispensa, mentre le spighe biondeggiano e i grappoli d'uva a poco a poco maturano nelle cantine.
(By Maria D. )
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