NIOBE - Lingua e Cultura latina versione latino

NIOBE versione latino traduizone dal libro lingua e cultura latina

inizio testo latino: Cum Tiresias vates iussisset Thebanos Latonae Apollĭnis et Dianae...
Fine: ... Niobam, maerore ac lacrimis confectam, a Iove in saxum mutatam esse

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Al link sottostante la traduzione dal libro lingua e cultura latina

Quando l'indovino Tiresia ordinò ai Tebani di immolare vittime a Latona, madre di Apollo e Diana, Niobe, moglie del re di Tebe, incedendo superba per la città, sobillava con parole insolenti il popolo a stare lontano dagli altari della dea: "Perché, concittadini, volete sacrificare ad una dea sconosciuta? Tutti sanno che mio padre è Tantalo e che Giove, padre degli dei, è mio nonno.

Io ho sette figli ed altrettante figlie, Latona è madre solo di due figli. Non venerate quindi una tale dea!". I Tebani obbedirono al discorso della regina. Ma Latona, molto mal sopportando la superbia di Niobe, chiese ai suoi figli di vendicare l'offesa e di infliggere una punizione alla regina. Subito Apollo e Diana scesero dall'Olimpo a Tebe e dapprima il dio trafisse con le frecce i sette figli di Niobe.

Ma siccome la madre non fu piegata dalla strage dei figli, Diana uccise tutte le sue figlie. Si racconta che l'infelice Niobe, distrutta dal dolore e dalle lacrime, fu mutata da Giove in una roccia.