Non tutti i doni hanno lo stesso valore

Si beneficia in rebus, non in ipsa bene faciendi voluntate consisterent, eo maiora essent, quo maiora sunt ea quae accipimus....

Se i benefici consistessero nelle cose, non nella stessa volontà di praticare il bene, questi risulterebbero tanto maggiori, quanto sono maggiori quelle cose che riceviamo.

In effetti questo è falso. A Socrate, quando ognuno in base alle proprie possibilità offriva molte cose, Eschine, un povero uditore del filosofo disse: "non trovo niente, che io possa darti, degno di te, ed in tal senso io sento di essere soltanto un povero.

e così ti dono l'unica cosa che ho, me stesso. Pensa che gli altri, anche se ti hanno offerto molte cose, lasciano il di più per loro stessi". Socrate disse a costui: "perchè tu non mi hai offerto un grande dono? forse ti consideri piccolo? avrò pertanto a cuore di restituirti migliore rispetto a quando ti accettai". Con tale dono Eschine vinse ogni munificenza dei giovani ricchi.

Vedi come l'animo trova la materia della liberalità anche tra le difficoltà? Mi sembra che Escine abbia detto: "non ho fatto nulla, fortuna, perché hai voluto che io fossi povero; troverò un dono degno di Socrate, e visto che non ho potere sul tuo, offrirò in base al mio.
(By Maria D. )

Versione Seneca

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