Numa Pompilio e Tullo Ostilio

Mortuo Romulo, Numa Pompilius, Pomponii filius, Curibus, oppido Sabinorum, capto, Romam venit et sacra plurima instituit....

Morto Romolo, Numa Pompilio, figlio di Pomponio, catturata Curi la città dei Sabini, giunse a Roma e istituì moltissime pratiche religiose.

Realizzato il tempio di Vesta, scelse le vergini vestali, le flamine, di Giove di Marsia di Quirino, i Salii, istituì sacerdoti di Marte, il primo dei quali fu chiamato capo dei Salii, elesse il pontefice massimo, edificò le porte a Giano Bifronte (al duplice Giano). Diviso l'anno in dodici mesi, indicò i giorni fasti e nefasti. Diede prima di tutto il fuoco alle vergini di Vesta, affinché la fiamma custode del potere vigilasse all'immagine degli astri celesti.

Sancì anche molte e utili leggi, con cui rese il feroce popolo umano e civile. Compiva ogni cosa sotto esortazione della ninfa Egeria, sua moglie. Morì di malattia nel quarantatreesimo anno dell'impero. Dopo che fu sepolto, Tullo Ostilio, dato che aveva eseguito una buona opera verso i Sabini, fu nominato re e dichiarò guerra agli Albani, che ebbe fine con lo scontro dei tre gemelli.

Alba Longa distrutta per la perfidia del condottiero Mezio Fufezio, Tullo condusse gli Albani a Roma ed ampliò la città, con l'aggiunta del monte celio. Mentre imitava Numa Pompilio nei sacrifici, fu colpito da un fulmine e bruciò con la sua reggia.
(By Maria D. )

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