Numeri et litterae (Capitolo XVIII)

Quibus litteris significantur numeri? Litterae septem quibus numeri significantur sunt ...Recte dicis. At nunc additur parva linea quae litteram G, Non esse significat.

TESTO LATINO COMPLETO

Con quali lettere vengono indicati i numeri? Le lettere con le quali vengono indicati i numeri sono sette:

C, D, D, L, M, V, X. Con la lettera I si indica il numero 'uno', con la V 'cinque', con la X 'dieci', con la L 'cinquanta', con la C 'cento', con la D 'cinquecento', con la M 'mille'. Ecco un numero grande in cui vengono associate tutte le lettere dei numeri: MDLXVI = milleseicentosessantasei. Se le lettere I, X, C, M vengono scritte due volte si intendono i numeri 'due' II, 'tre' III, 'venti' XX, 'duecentò CC, 'due mila' MM. Se le stesse lettere sono tre volte scritte, si intendono i numeri 'tre' III, 'trenta' XXX, 'trecentò CCC, 'tre mila' MMM. Se prima del V e del X si pone I, si hanno i numeri 'quattrò IV e 'nove' IX; se si pone X prima di L e C si hanno i numeri 'quaranta' XL e 'novanta' XC. Quando a V si aggiungono I, II, III si intendono i numeri 'sei', 'sette', 'otto': VI, VII, VIII. Tutte queste lettere dei numeri si aggiungono alle lettere X, L, C, D, M. Il maestro Diodoro insegna ai suoi discepoli le lettere e i numeri.

"Ecco" dice "tre lettere: X, C, M. Ciascuna lettera indica un numero. Che numeri?". Tito: "La lettera X indica il 'dieci', la C 'cento', la M 'mille'". Il maestro: "Dividete ogni numero a metà! Qual è la metà di 'dieci', 'cento', 'mille'?". Sesto: "La metà di dieci è cinque, di cento cinquanta, di mille cinquecento". Maestro: "Quingenti, non quincenti! Come si scrivono brevemente questi numeri?". Sesto: "'Cinque' si scrive con la lettera V, 'cinquanta' con la L, 'cinquecentò con la D". Maestro: "Prendi la tavoletta e lo stilo, Marco e scrivi due e tre volte X!". Marco scrive due volte X: XX, poi scrive tre volte la stessa lettera XXX. Maestro: "Che numeri scrivi?". Marco: "Scrivo i numeri 'dodici' e 'tredici'". Maestro: "O Marco! Come rispondi stoltamente! 'Dodici' e 'tredici' si scrivono XII e XIII, non XX e XXX! Con quelle lettere di indicano i numeri 'venti' e 'trenta'. Ora scrivi 'quaranta' e 'cinquanta'!". Marco scrive X quattro volte: XXXX, e cinque volte: XXXXX.

Maestro: "Scrivi male! Non c'è bisogno di scrivere tante volte X, infatti 'quaranta' si scrive XL e 'cinquanta' si scrive brevemente L". Sesto: "Con la lettera L non si indica solo un numero, ma anche un prenome, cioè 'Lucio'. E allo stesso modo con le lettere M e C si indicano i prenomi 'Marcò e 'Gaio'. Perché il prenome 'Gaiò si scrive con la lettera C, non con la G?". Maestro: "Perché anticamente la C era una lettera unica che significava sia la C che la G". Sesto: "Dunque il numero QVINGENTI era "QVINCENTI!". Maestro: "Dici bene. M ora si aggiunge una piccola linea che significa che è la G, non la C". 1

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