Oculatezza di Tiberio

Publice munificentiam bis omnino exhibuit, proposito milies sestertium gratuito in trienni tempus et rursus quibusdam dominis insularum, quae in monte Caelio deflagrarant, pretio restituto....

Mostrò pubblicamente due volte in tutto la munificenza, con il proposito gratuito di mille volte il sesterzio nell'arco di un triennio e con il prezzo restituito nuovamente ad alcuni principi delle isole, che erano andate a fuoco sul Monte Celio.

A causa di una grande difficoltà economica fu costretto a offrire un altro di questi (di tal genere) al popolo che chiedeva aiuto, avendo sancito tramite un consulto del senato, che gli usurai collocassero due parti del patrimonio nel suolo, che i debitori pagassero subito altrettanto il debito, che il debito non venisse liquidato; un altro per mitigare l'atrocità del periodo.

Tuttavia stimò tanto tale beneficio, che mutato l'appellativo ordinò che il monte celio fosse chiamato Augusto. Al soldato (alla milizia) dopo i lasciti testamentari duplicati secondo il testamento di augusto non elargì mai nulla, eccetto ai pretoriani singole migliaia di denari, per il fatto che non si erano conformati a Seiano, e alle legioni siriache alcuni doni, per il fatto che erano le sole che tra le statue non adorassero alcuna immagine di Seiano.

E mise in pratica dei rarissimi congedi dei veterani, captando in base alla vecchiaia la morte, in base alla morte il compendio. Non sollevò neppure le province verso alcuna libertà, fatta eccezione dell'asia, distrutte le città da un terremoto (dato che le città erano state distrutte da un terremoto).
(By Maria)

Versione tratta da Svetonio

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