Orfeo ed Euridice, un amore oltre la morte: Orfeo scende agli Inferi per riprendere Euridice

Nuptiarum die nympha Eurydice Orphei pulchra sponsa, dum in virdi prato deambulat, a colubro in herbis occulto mordetur et ob venenum vitam...

Nel giorno delle nozze la ninfa Euridice, la bella sposa di Orfeo, mentre camminava sul verde prato, venne morsa da una vipera nascosta tra l'erba e a causa del veleno morì: abbandonò il caro marito con molte lacrime e discese agli inferi, il domicilio dei morti.

Orfeo pianse disperato a lungo, rifiutava il cibo, errava per le selve e per gli aspri luoghi. Alla fine, dato che volle rivedere la sposa e ricondurla tra i vivi, discese agli inferi, si accostò al trono di Proserpina, regina degli inferi, incominciò a suonare soavemente con la lira: accorsero le ombre dei morti, Cerbero, mostro orrendo, stava in silenzio, ed anche Proserpina era commossa: per questo esaudì il desiderio del poeta e restituì Euridice a Orfeo.

Ma la dea comandò così: "Se vuoi salvare la tua sposa, non devi voltarti a guardare indietro verso Euridice durante il tragitto dagli inferi alla terra!". Ma per la grande gioia Orfeo trascurò gli ordini di Proserpina e durante il tragitto volse incautamente lo sguardo verso la sposa:

Euridice svanì subito nell'aria. Il misero Orfeo tentò inutilmente di trattenere la sposa ma la perse per sempre. (by Maria D.)

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-31 09:26:11 - flow version _RPTC_G1.3