Origini delle guerre di conquista

Principio gentium nationumque imperium penes reges erat: nam spectata inter bonos moderatio, non ambitio popularis reges provehebat.

Populus nullis legibus tenebatur, principum arbitria pro legibus erant. Imperii fines defendere magis quam propagare mos erat; longinqua, non finitima bella gerebant nec imperium sibi, sed gloriam populis suis quaerebant.

Primus omnium Ninus, rex Assyriorum, veterem morem nova imperii cupiditate mutavit. Nam arma contra finitimos primus cepěrat et rudes populos usque ad Libyae terminos perdomuěrat. Ninus magnitudinem dominationis continua possessione firmavit, totum Orientem subegit, postremo bellum fecit cum Zoroastre, Bactrianorum rege, qui artes magicas inveněrat et mundi principia siderumque motus spectaverat.

Inizialmente il potere delle genti e delle nazioni era nelle mani dei re: infatti la ragguardevole (rispettata) moderazione tra gli onesti, non l'ambizione popolare spingeva (stimolava) i re. Il popolo non era tenuto da alcuna legge, gli arbitri dei principi erano come leggi (fungevano al posto delle leggi).

C'era l'usanza di difendere i confini dell'impero piuttosto che espanderli; si compivano le guerre lontane, non limitrofe non si cercava il potere per sé, ma la gloria per i loro popoli.

Il primo fra tutti Nino, re degli Assiri, mutò l'antico costume secondo un nuovo desiderio di potere. Infatti per primo aveva afferrato le armi contro i vicini e aveva soggiogato i rudi popoli fino ai confini della Libia. Nino rafforzò la grandezza grazie al continuo possesso della dominazione, assoggettò l'intero oriente, alla fine fece guerra con Zoroaste, Re dei Battriani, il quale aveva scoperto le arti magiche e aveva osservato i principi del mondo e i movimenti degli astri.
(By Cenerentola70)

Versione tratta da Giustino