Passeggiando per Roma - LINGUA MAGISTRA e Lingua Viva versione latino e traduzione

Passeggiando per Roma
versione latino tradotta dal libro
lingua magistra e dal libro Lingua viva
Dal libro Lingua Magistra

Cives urbis Romae saepe liberter per vias daembulabant, interdum cum uxoribus ac liberis suis, quia iucundum erat spectare novos vicos et pulrchras aedes, atque laudare artificium magnam peritiam....

Traduzione dal libro Lingua Magistra

I cittadini della città di Roma spesso passegiavano volentieri per le strade, talvolta insieme alle mogli e ai loro figli, poiché con piacere guardavano i nuovi quartieri e le belle case e lodavano la grande abilità dei costruttori.

Giungevano sul Palatino, dove un tempo abitavano i pastori dell’antica Roma che pascolavano le pecore, e poi nella Subburra e nell’Argileto, dove i poveri vivevano nelle misere insule.

Presso il foro si vedeva la Via Sacra, famosa perché portava al Campidoglio: lì si svolgevano i trionfi dai comandanti che avevano sconfitto i nemici. I padri elogiavano la gaiezza di Roma e dicevano ai figli: “Guardate i templi e le statue degli dei e amate sempre la nostra città!

Osservate le locande e le tavole calde!”. Talvolta i ricchi venivano trasportati attraverso le strade dalle carrozze, i poveri invece percorrevano sempre a piedi i lunghi tragitti.

1. I ricchi si spostano in carrozza, i poveri a piedi.
2. I quartieri più poveri di Roma portano i nomi di Suburra e Argileto.
3. Sul Palatino viveno i pastori, i primi abitanti di Roma.
4. I trionfi si svolgevano lungo la Via Sacra.
5. Quartiere in latino si indica con la parola “vicus”.
6. Spectate, amate e videte sono 3 imperativi presenti, 2 pl.
Versione dal libro Lingua Viva

Romae, in mundi capite, cives saepe libenter per vias deambulabant, ...
Fine: ...tes vehebantur, pauperes autem longa itinera semper pedibus faciebant.

Traduzione dal libro Lingua Viva

A Roma, nella capitale del mondo, i cittadini passeggiavano spesso per le strade, talvolta con le mogli e i loro figli, poiché era piacevole osservare i nuovi rioni e le sontuosissime case, e lodare la straordinaria abilità degli artefici e il sorprendente uso delle mani.

Dopo mezzogiorno, alle due del pomeriggio circa, attraverso la via Appia si giungeva sul Palatino, dove un tempo abitavano i pastori, che avevano molte pecore, poi a Suburra e Argileto, dove i poveri vivevano con aria mesta nei miseri caseggiati senza alcuna speranza di una condizione migliore.

Presso il foro si osservava la via Sacra, celebre poiché conduceva al Campidoglio: lì erano celebrati i trionfi dai comandanti vittoriosi. A Roma i monumenti stavano specialmente a cuore ai padri che spesso dicevano ai figli:

"Osservate i templi e le statue degli dei! Vedete le botteghe e le affollate taverne!". Spesso i ricchi erano trasportati per le vie su carrozze mentre i poveri facevano sempre lunghi viaggi a piedi.

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