Permesso e consigli di Fotide a Lucio per una cena
Forte quadam die me magno opere Byrrhena invitavit, ut apud eam cenulae interessem....
Per caso un giorno Birrena mi invitò con insistenza, ad essere presente ad un pranzetto presso di lei. Dunque bisognava avvicinare Potide e chiedere il parere (consiglio) per meglio dire l'augurio di costei.
Disse: "Ascolta tu bada ad allontanarti più presto dalla cena (congiuntivo esortativo con valore imperativo). Infatti una fazione malsana dei giovani più nobili infesta la pace pubblica; vedrai giacere i trucidati al centro delle piazze, né i supporti dei governatori della città possono sollevare la città da una strage così grande.
In verità lo splendore della fortuna ti potrebbe arrecare un'insidia". Direi "che tu sia senza preoccupazione, Fotide mia. Infatti oltre al fatto che preferirei ai banchetti altrui i piaceri a casa mia, ti toglierei anche questa paura con una ritirata anticipata.
Tuttavia non andrò non accompagnato. Infatti cinto del mio solito pugnale, io stesso porterò i presidi della mia salvezza". Così pronto mi predispongo per la cena.
(By Maria D.)
Versione tratta da Apuleio
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