Piacere e dolore secondo Epicuro
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Ma affinchè voi esiaminate attentamente come sia nato tutto questo errore fra coloro che accusano il piacere e coloro che lodano il dolore, chiarirò tutta la faccenda e spiegherò le idee espresse da quello scopritore della verità e vorrei dire architetto della felicità nella vita.
Nessuno infatti disdegna, odia o fugge il piacere in sé perché è piacere ma perché sono colpiti da grandi dolori coloro che non sanno perseguire il piacere razionalmente; e viceversa non c’è nessuno che ama, insegue, vuol raggiungere il dolore in sé perché è dolore ma perché talvolta capitano circostanze tali per cui con il travaglio e il dolore si cerca qualche grande piacere.
Per venire a casi di minima importanza, chi di noi intraprende un esercizio fisico faticoso se non per ottenere da esso qualche vantaggio?
Chi d'altra parte avrebbe ragione di biasimare chi vuol provare quel piacere a cui non segue fastidio alcuno, o chi fugge quel dolore che non produce nessun piacere?
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