Pirro interviene in difesa degli abitanti di Taranto

Tarentinis quod Romanorum legatis injuriam fecissent, bellum indicere visum est....

Dato che i Tarantini avevano offeso i legati romani, sembrò opportuno dichiarare la guerra.

Pirro giunse in aiuto di quelli, contro cui fu inviato il console Levino. Questi catturò gli esploratori del re: ordinò a quelli di girare intorno all'accampamento romano e che per ora fossero lasciati incolumi, per riferire a Pirro quelle cose che avevano visto. Intrapresa poi la battaglia, i nemici ormai tornando indietro, il re ordinò di spingere gli elefanti contro l'esercito in marcia dei romani: e allora sembrava che la fortuna della battaglia fosse mutata.

La mole dell'enorme corporatura come una terribile forma di armati che sovrastavano sconvolse i romani. Anche i cavalli atterriti al cospetto e all'odore delle belve, come spettatori o si eccitavano, o si trascinavano con essa in fuga. Poi Levino giunse incontro a Pirro con un nuovo esercito: vistolo il re che gli sembrava opportuno mantenere questa fortuna contro i romani, come per Ercole contro l'idra, da cui si rigenerarono tante genti, quante ne erano state uccise: poi si ritirò in Campania.

Si narra che i legati inviati dal senato per riscattare gli ostaggi furono accolti in modo onorevole, e furono restituiti i prigionieri senza riscatto, per sembrare liberale ai Romani (affinchè fosse visto dai romani liberale).

Versione da Lhomond

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-31 09:21:50 - flow version _RPTC_G1.3