Pirro interviene in difesa degli abitanti di Taranto
Tarentinis quod Romanorum legatis injuriam fecissent, bellum indicere visum est....
Dato che i Tarantini avevano offeso i legati romani, sembrò opportuno dichiarare la guerra.
Pirro giunse in aiuto di quelli, contro cui fu inviato il console Levino. Questi catturò gli esploratori del re: ordinò a quelli di girare intorno all'accampamento romano e che per ora fossero lasciati incolumi, per riferire a Pirro quelle cose che avevano visto. Intrapresa poi la battaglia, i nemici ormai tornando indietro, il re ordinò di spingere gli elefanti contro l'esercito in marcia dei romani: e allora sembrava che la fortuna della battaglia fosse mutata.
La mole dell'enorme corporatura come una terribile forma di armati che sovrastavano sconvolse i romani. Anche i cavalli atterriti al cospetto e all'odore delle belve, come spettatori o si eccitavano, o si trascinavano con essa in fuga. Poi Levino giunse incontro a Pirro con un nuovo esercito: vistolo il re che gli sembrava opportuno mantenere questa fortuna contro i romani, come per Ercole contro l'idra, da cui si rigenerarono tante genti, quante ne erano state uccise: poi si ritirò in Campania.
Si narra che i legati inviati dal senato per riscattare gli ostaggi furono accolti in modo onorevole, e furono restituiti i prigionieri senza riscatto, per sembrare liberale ai Romani (affinchè fosse visto dai romani liberale).
Versione da Lhomond
Le versioni del tuo libro senza doverle cercare?