Plinio il Giovane scrive all'amico Cornuto
Claudius Pollio amari a te cupit. Ex me quaeris an dignus sit hoc ipso quod cupit: dignus est, deinde ipse te diligit; nemo enim exigit istud donum, nisi qui facit....
Claudio pollione desidera essere amato da te (che tu lo ami). Mi chiedi se sia degno di questa stessa cosa che desidera: è degno, poi questo stesso ti apprezza; nessuno infatti esige questo dono, se non colui che lo fa. Del resto è un uomo retto, integro, tranquillo e assai verecondo.
Militando insieme, io non ho osservato costui soltanto come commilitone: come ho trovato un'avarizia grande e deturpata di molti, un'eguale trascuratezza, così ho trovato la somma integrità di costui, una sollecita diligenza.
Poi, spinto alle altissime cariche, corrotto dall'insito amore per l'onestà non si è piegato in alcuna occasione; non si è mai insuperbito durante le situazioni favorevoli, nonostante la varietà dei doveri non ha mai infranto la continua lode dell'umanità e ha resistito agli impegni grazie a questa stessa fermezza d'animo, con cui ora sopporta l'ozio. [...] Stammi bene.
(By Maria D. )
Versione tratta da Plinio il Giovane
Le versioni del tuo libro senza doverle cercare?