Pompeo contro Cesare
Misso ad vesperum senatu, omnes, qui sunt eius ordinis, a Pompeio evocantur....
Terminata verso sera la seduta del senato, tutti, coloro che sono di quest'ordine, sono chiamati da Pompeo.
Pompeo loda quelli pronti e alla fine li conferma, castiga i più lenti e li incita. Molti dei vecchi eserciti di Pompeo infatti sono richiamati da ogni parte dalla speranza di premi e di ordini, molti delle due legioni, che furono consegnate da Cesare, vengono chiamati. Si riempie la città e lo stesso comizio chiamati i tribuni, i centurioni.
Tutti gli amici dei consoli, i parenti di Pompeo e coloro, che conseguivano antiche inimicizie con Cesare, si riuniscono in senato; quelli più deboli sono atterriti dall'accorrere dalle voci di costoro, i dubbi sono confermati, in verità la facoltà (occasione) di combattere fu tolta liberamente a parecchi. Il censore L. Pisone promise che sarebbe andato da (presso di) Cesare, parimenti il pretore L. Roscio, per informarlo su tali cose;
chiedono sei giorni di tempo per realizzare la cosa. Le sentenze sono definite anche da alcuni, affinché i legati siano inviati presso Cesare, per proporgli il volere del senato.
(By Maria D. )
Versione tratta da Cesare
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