Preoccupazioni di Cicerone per la salute di uno schiavo
Tabellarius cum litteris tuis sero ad me venit; itaque noctem plenam timoris ac miseriae ego habui.
Ex tuis litteris de tua valetudine non sum certus: male fortasse te habes, tamen mihi est spes. Sine te autem omni delectatione careo. Promitte medico tantam mercedem quantam poscet: ego providebo. Magni animi dolores te angunt, et eà causā laboras, ut medicus dicit.
Sime diligis, excita e somno tuum animum et scribe mihi quam primum potes: me statim beatum faciebis. Nunc animo vale, postea corpore. Acastum tecum retine, qui tibi omnia ministrabit. Conserva te mihi. Vale.
Il postino è giunto tardi da me con una tua lettera; pertanto io ho trascorso una notte piena di timore e miseria.
Dalla tua lettera non sono stato informato in merito alla tua salute: forse stai male, tuttavia ho speranza. Senza di te in verità mi manca ogni diletto.
Garantisci al medico una ricompensa grande tanto quanto chiede: io provvederò. Ti stringono i dolori di un grande animo, e per tale motivazione soffri, come dice il medico. Se mi vuoi bene, desta dal sonno il tuo animo e scrivimi prima possibile: mi renderai subito felice.
Ora stai bene interiormente, poi nel fisico. Trattieni con te Acasto, che amministrerà per te ogni cosa. Preservati per me. Stammi bene.
(By Maria D. )
Versione tratta da Cicerone
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