Provvedimenti di emergenza

Rebus divinis peractis, de bello Fabius ad senatum rettulit et quaesivit...His rebus constitutis, obviam consuli Servilio processit.

Portate a termine le pratiche religiose, Fabio relazionò al senato in merito alla guerra e chiese cosa si dovesse fare e con quante legioni bisognasse andare contro i nemici.

Si decretò che il dittatore, ricevuto l’esercito dal console Servilio, dovesse arruolare dagli alleati il quantitativo di fanti e cavalieri che gli sembrasse necessario per eseguire la guerra. Fabio disse che per completare l’esercito avrebbe arruolato due legioni.

Dopo che queste furono arruolate tramite il maestro dei cavalieri, stabilì il giorno per radunarsi, proclamando l’editto che quelli, che avessero città e fortezze non fortificate da difendere, si sarebbero dovuti trasferire lì ed anche gli abitanti di quelle regioni, attraverso le quali sembrasse che Annibale dovesse andare, , si sarebbero dovute allontanare dai campi.

Ordinò a costoro di preoccuparsi prima di tutto delle abitazioni da incendiare e dei raccolti da distruggere per non dare alcuna possibilità ai nemici d’impadronirsi del cibo e del foraggio. Stabiliti tali provvedimenti, andarono incontro al console Servilio.(by Maria D.)

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