Roma soffocata dalle armi di Antonio

Unus Marcus Antonius post Romam conditam in oppido palam armatos habuit. Neque Romulus, neque Numa, neque Tullius, neque Ancus Marcius,...

Solo Marco Antonio dopo la fondazione di Roma ebbe pubblicamente gli armati in città né Romolo, né Numa, né Tullio, né Anco Marzio, né i Tarquini fecero ciò e né gli antichi uomini Romani occuparono il regno con le armi.

Cinna, Silla, Cesare osavano soltanto, perché disprezzavano Roma. ma Antonio, belva orrenda e feroce, conduceva una caterva di armati; Cassio e Mustela, alleati di Antonio, mentre ostentavano pubblicamente le spade, conducevano gli armati per il foro; i barbari spadaccini detenevano il sicuro luogo degli armati.

ma mentre giungevano al tempio della concordia, Antonio collocò prima di tutto dinanzi alla cella del tempio le lettighe con le armi "così le armi erano a portata di mano per i suoi alleati", poi collocò nella cella della dea gli armati ed i sicari, e così il tempio mutò in guarnigione;

dopo che le imposte della concordia furono chiuse, i senatori iscritti decretavano le sentenze tra i sicari di Antonio.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cicerone

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