Scipione esorta i suoi soldati

«Vos, ego, milites, non eo solum animo, quo adversus alios hostes soletis, pugnare velim, sed cum indignatione quadam atque ira, velut si servos vestros videatis arma repente contra vos ferentes....

Pertanto io vorrei che voi, o soldati, combatteste non solamente con quel coraggio con cui siete soliti (combattere)

contro altri nemici, ma con una certa indignazione e ira, come se vedeste improvvisamente i vostri schiavi prendere le armi contro di voi. E volesse il cielo che voi aveste questa prova solo in difesa dell'onore e non della salvezza. Non per il possedimento della Sicilia e della Sardegna, dei quali una volta si trattava, ma per l'Italia dovete combattere.

E non c'è altro esercito da tergo che, se noi non vinciamo, resista al nemico, né ci sono altre Alpi mentre valicano le quali possano essere allestiti nuovi presidi; qui si deve resistere, o soldati, come se combattessimo davanti le mura Romane. Ciascuno pensi (congiuntivo esortativo) di proteggere con le armi non il proprio corpo ma la coniuge o i figli piccoli;

e non si occupi solo di preoccupazioni private, ma parimenti con questo animo reputi che il Senato e il popolo romano guidino le nostre mani : (e che) quale sarà stata la nostra forza e virtù, tale sarà poi la fortuna di quella città e della potenza romana.

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