Severità di Cesare nei confronti di Accone e dei suoi seguaci

Caesar, cum vastavisset illas regiones non sine suarum legionum damno, exercitum Durocortorum Remorum reducit; in eum Galliae locum...

Cesare, avendo devastato tali regioni non senza danno delle sue legioni, ricondusse l'esercito a Durocortoro dei  Remi; in quel luogo della Gallia indisse l'assemblea e decise di tenere una discussione in merito alla congiura dei Senoni e dei Carnuti; in merito ad Accone, che era stato il più ragguardevole di quell'assemblea, avendo pronunciato secondo il costume degli antenati un giudizio più grave decretò un estremo supplizio.

Alcuni seguaci di Accone, temendo lo stesso giudizio, fuggirono. Molti essendo stati scacciati in esilio, furono collocate due legioni presso i confini dei Treviri, due nei Lingoni, sei nei confini dei Senoni, nei quartieri invernali a Agedinco.

Cesare, dato che il rifornimento di grano bastava all'esercito, come aveva deciso, si allontanò alla volta dell'Italia per organizzare delle riunioni.
(By Maria D.)

Versione tratta da Cesare

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