Severità di Manlio Torquato

Anno trecentesimo vicesimo tertio a. Ch, n. , cum a Romanis bellum cum Latinis gereretur, Manlius Torquatus, Romanorum imperator, milites suos monuerat, ne illo tempore proelium cum hostibus committerent....

Nell'(anno) 323 a.C., combattendosi una guerra dai Romani con i Latini, Manlio Torquato, condottiero dei Romani, aveva avvertito  affinchè i suoi soldati non dessero inizio battaglia con i nemici in quella circostanza.

Narrano che Tito Manlio, figlio del generale, si avvicinò fortuitamente ai posti di guardia dei nemici tra gli altri esploratori. È noto che uno dei guardiani, dopo aver visto  il giovane, lo sfidò a duello.

Allora il giovane, immemore dell'ordine del padre, si precipitò nel combattimento e, combattendo coraggiosamente, uccise l'incauto nemico. Dopo che ebbe saputo ciò, l'ira del padre fu così grande che radunò subito un'assemblea per punire il figlio. Dopo aver mandato a chiamare Tito Manlio, lo rimproverò con (queste)

parole assai dure. "Poiché - disse - hai combattuto incautamente contro il mio ordine, sconterai la pena per il tuo crimine, affinché il tuo errore venga ricordato da tutti". E allo stesso tempo ordinò ai littori di legare il figlio al palo e e di tagliargli la testa.

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