Siate determinati, o senatori!
Reliquum est, Quirites, ut vos in ista sententia perseveretis. Faciam igitur ut imperatores, acie instructa, facere solent: sic ego cohortabor vos iam ardentes et erectos ad libertatem recuperandam....
Rimane, o cittadini che voi conserviate lo stesso parere. Dunque farò in modo che come i comandanti sono soliti fare, schierato l'esercito per la battaglia, così io inciterò voi, veementi e fieri a recuperare la libertà.
Voi non avete, o Quiriti un combattimento con un nemico con il quale può esserci una qualche condizione di pace. E quello infatti non desidera la vostra schiavitù come in precedenza, ma essendo ormai adirato, desidera (lett. perfetto) il vostro sangue. A questo nessun gioco sembra essere più divertente del sangue, dei massacri, delle stragi di cittadini davanti ai suoi occhi.
Voi, o Quiriti, non avete a che fare con un uomo scellerato ed empio, ma con una bestia immane ed orribile: quella bestia che caduta in una fossa in quella deve essere schiacciata [ Incidere in foveam = cadere in una fossa/ quae obruatur = che deve essere schiacciata]. Se infatti egli ne riemergerà da solo, non ci sarà inumanità di tortura che potrà essere contrastata. Ma ora è tenuto a freno, pressato e immobilizzato da quelle truppe che già abbiamo, fra poco con quelle che in pochi giorni i nuovi consoli recluteranno.
Applicatevi per questa causa, o Romani, come state facendo. Mai maggior vostro consenso fu in alcuna causa; mai siete stati così tanto saldamente alleati con il senato. E nessun problema (=non c'è da meravigliarsi): pertanto infatti (la questione è) non in quale condizione vivremo, ma se vivremo, o se moriremo in un ignominioso supplizio.
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