Socrate e gli Ateniesi - Versione latino
Socratem, qui per multos annos Athenis sanctissime vixit et mirabile sapientiae exemplum edidit, oraculum Apollinis sapientissimum...
L'oracolo di Apollo declamò Socrate, che per molti anni visse santissimamente ad Atene e rappresentò un mirabile esempio di sapienza, il più sapiente con quella frase famosa: "Socrate in verità è l'unico sapiente tra i mortali". Per tale lode dell'oracolo, i cittadini lo invidiarono.
Tra questi vi fu Anito. Questi dispiacendosi di essere stato sgridato dal filosofo per i suoi vizi, persuase Melito, suo familiare, ad accusare Socrate presso i giudici, per il fatto che corrompeva i giovani.
Questi dunque non si vergognò di accusare l'uomo più santo e più innocente di empietà con tanta forza, che i giudici lo condannarono a morte. Tuttavia Socrate non si pentì della sua vita e, essendo stato gettato in catene, dissertò chiarissimamente sull'immortalità dell'animo e, prima di bere la cicuta mortale, esortò i discepoli a seguire sempre la virtù.
Gli Ateniesi poi si pentirono tanto di questa cosa, che condannarono a morte lo stesso Melito e dedicarono al famoso filosofo una statua di bronzo.
(By Maria D. )
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