Sogni e appuntamenti del destino
Plerumque tantum vanae imagines, quae mentem nostram commovent somnia sunt. At nunnumquam praemonitus veri somnia apparent... At in venatu aliquis sagittam in aprum coniecit et fortuito Croesi filium mortifere vulneravit
I sogni sono solamente immagini inconsistenti (privi di contenuto) che la nostra mente immagini.
Ma mai i sogni appaiono la premonizione del vero. Creso, re dei Lidi, di notte vide in sogno un qualcosa di orrendo: alcuni uomini uccidevano il più bello e prudente tra i suoi figli. Allora il re si comportò con grande diligenza per evitare questo male. Poiché spesso il giovane era presente alle guerre, ora il padre trattenne assiduamente quello nella reggia.
Inoltre ordinò ai servi che togliessero dalla reggia armi di qualsiasi tipo. Ma il giovane non poteva evitare il destino. Infatti in quei giorni un cinghiale ingente devastava i campi del monte Olimpo. Allora gli abitanti dei luoghi implorarono l'intervento di Creso, che mandò alcuni cacciatori per prendere la bestia.
Anche il figlio del re era presente a quella caccia. Ma durante la caccia uno gettò una freccia contro il cinghiale e per caso ferì mortalmente il figlio di Creso
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