Tantalo - versione latino vari libri

Traduzione versione TANTALO da vari libri
traduzione TANTALO libro Moduli di lingua latina

Iuppiter Tantalo concredere sua consilia solitus erat, et ad epulum deorum admittere: quae Tantalus ad homines renuntiavit. Ob id dicitur ad inferos in aqua media stare semperque sitire, et, cum haustum aquae vult sumere, aqua recedere. Item poma ei super caput pendent, quae cum vult sumere, rami, vento moti, recedunt. Item saxum super caput eius ingens pendet, quod semper timet ne super se ruat.

Giove era solito confidare a Tantalo i suoi pensieri e ammetterlo alla mensa degli dei: che Tantalo riferì agli uomini.

Per questo motivo si dice che si trova agli inferi a mezz' acqua e che ha sempre sete e che quando vuole prendere un sorso di acqua l'acqua si ritira. Nello stesso modo sulla sua testa pendono dei frutti, che quando vuole afferrare, i rami si ritirano mossi dal vento.

Nello stesso modo sul suo capo pende un grande sasso, che sempre teme che crolli su di sé.

Da vari libri

Tantalus Iovis et Plutonis filius procreavit ex Dione Pelopem. Iuppiter Tantalo concredere sua consilia solitus erat et ad epulum deorum...

Tantalo, figlio di Plutone e Giove, ebbe da Dione Pelope. Giove era solito confidare a Tantalo le sue decisioni e ammetterlo al banchetto sacro degli dei, cose che Tantalo riferi' agli uomini;

per questo si dice che si trova agli Inferi immerso nell'acqua per metà del corpo e che ha sempre sete e quando vuole prendere un sorso d’acqua, l’acqua si ritira.

Nello stesso modo sulla sua testa pendono dei frutti, che quando vuole afferrare, i rami si ritirano mossi dal vento. Nello stesso modo sul suo capo pende un grande sasso, che sempre teme che crolli su di sé.

Tantalo dal libro expedite

Tantalo, re dei Lidi, era caro ai dei e alle Dee e per questo Giove spesso lo chiamava nell’ Olimpo e lo ammetteva alla mensa degli dei. Ma Tantalo ascoltava, in cielo, i discorsi di Giove e degli dei e in terra rivelava i loro consigli agli uomini; inoltre una volta fece il furto dei nettari e delle ambrosie.

Allora Giove arrabbiato dal grande misfatto decise di scacciare Tantalo dall’ Olimpo e negli Inferi punirlo con una pena severa:

“ Starai per sempre nella palude Stigia, ma brucerai di sete: infatti se porterai l’ acqua alla bocca, l’ acqua subito si ritirerà

DA ALTRO LIBRO DIVERSA
testo latino non pervenuto

Tantalo si rallegra per la ricchezza e per la fama. Per la nobiltà diventa amico degli dei e partecipa alla mensa degli immortali.

Tiene la loro amicizia e benevolenza non da uomo, ma li offende e riferisce i segreti degli dei, ruba pane e acqua dalle tavole degli dei. La sua sorte muta per l'empietà. Gli dei infatti si adirano per la malvagità di Tantalo e lo cacciano dal cielo nell'Ade, dove riceve il castigo.

Infatti sempre è tormentato dalla sete per l'acqua e vede i frutti sugli alberi, ma non gli è possibile gustarli

da altro libro ancora diversa

Iuxta fabulas a poetis compositas Tantalus Lydorum rex erat, clarus inter homines ob magnas divitias et diis deabusque carus....

Secondo le leggende composte dai poeti Tantalo era il re dei lidi, famoso tra gli uomini per le grandi ricchezze e caro agli dei e alle dee.

Spesso dunque Giove chiamava Tantalo nell'olimpo e lo ammetteva ai pranzi degli dei. Ma il re dei lidi sentì i piani degli dei e delle dee in cielo e le disse in terra agli uomini: inoltre rubò il nettare e l'ambrosia divini.

Per tanto scempio Giove cacciò dall'olimpo Tantalo, lo gettò negli inferi e lo punì con una severa pena.

Tantalo nella palude stigia starà in eterno ma soffrirà di sete: infatti quello quando muoverà la bocca all'acqua quella subito tornerà indietro

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