Tre favolette

De bubus currum trahentibus Currum gravi pondere oneratum boves trahebant. Cum axis ob attritum strideret, «Cur hoc?» aiunt illi «tu nihil  agis, et clamitas?»

2. Bufo et medica ars Bufo clamitare coepit: «Medicus ego sum, artis peritissimus: quisquis ad me veneris, sanabitur». Cui vulpes respondit: «Quomodo ceteros curabis, qui tibi ispi nullam  medicinam invenisti? Claudus es enim, et viridis, et raucus.»

3. De testudine Cum Iuppiter nuptias celebraret, animalia quoque ad convivium vocavit....

I buoi

Dei buoi trascinavano un carro appesantito da un grave peso. Stridendo un asse per l'attrito, quelli dissero: "Perché tu non fai nulla in tal senso e gridi?"

2. Un rospo precisamente l'arte medica iniziò a gridare: "Io sono un medico, molto esperto dell'arte: chiunque sarà giunto da me, verrà guarito". Gli rispose una volpe: "in che modo curerai tutti gli altri, tu che non hai trovato alcuna medicina per te stesso? Sei infatti zoppo, e pallido, e rauco".

La tartaruga

Giove celebrando le nozze, invitò anche gli animali al banchetto. Giunsero tutti insieme; solo la tartaruga era assente.

L'indomani essendo giunta anche quella, Giove adirato disse: "Perché sei giunta così in ritardo?" Ho lasciato tardi la mia casa" "Cosa dunque ti ha trattenuto?" La stessa casa, da cui non mi allontano volentieri.

Perdonami, ma non c'è nulla di più dolce nulla di più caro della casa". Allora quello: "Dato che ami tanto la tua casa, la porterai sempre intorno al dorso"! Da quel momento la tartaruga diventò tale, quale la vediamo; e porta sempre la propria casa sul dorso.
(By Maria D. )

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