Ulisse acceca Polifemo e trova il modo per uscire dalla caverna

Graecorum animos magnus terror occupavit. Polyphemus autem fessus erat, humi recubuit et somnum cepit....

Un grande terrore invase gli animi dei Greci. Invece Polifemo era stanco, si distese sul terreno e si addormentò.

All'alba Polifemo trovò alcuni compagni di Ulisse e li divorò. Poi, dopo che aveva smosso il macigno, uscì con il proprio bestiame dalla spelonca. Polifemo, dopo che tutte le pecore erano uscite, rimise il macigno al proprio posto, e rinchiuse i restanti compagni all'interno. Ulisse in verità, uomo di grande saggezza, non aveva ancora perduto totalmente la speranza. Finalmente, dopo che aveva meditato a lungo con tutto l'animo, prese questa decisione.

Lasciò nella spelonca un grande palo di legno. Lo rese con grande attenzione appuntito. Sul far della sera Polifemo ritornò alla spelonca. Allora Ulisse mostrò un otre di vino (lo aveva portato per caso con sè); Dopo che riempì una grande coppa di vino, la diede al Ciclope. Polifemo non aveva mai gustato vino in passato; non vuotò una coppa, ma molte. Il ciclope pesante a causa del cibo e del vino si sdraiò ed in breve tempo si addormentò. Allora Ulisse convocò i compagni e, dopo che questi riscaldarono la punta del palo con il fuoco, egli accecò l'occhio di Polifemo.

Il ciclope emise un urlo terribile e quasi impazzì. Allora Ulisse legò i compagni ai ventri delle pecore e se stesso ad un ariete: grazie a quest'astuto stratagemma, quando Polifemo rimosse l'ingente masso dall'ingresso della spelonca, tutti i Greci uscirono.
(By Maria D. )

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