Un caso di omicidio - Versione latino

In itinere quidam comitatus est quendam ad mercatum proficiscentem qui secum aliquantum nummorum ferebat....

Durante il viaggio un tale accompagnò uno che andava al mercato che portava con sé alquante monete.

Intrecciò un discorso con questo e compì il viaggio familiarmente. Per tale motivazione essendo alloggiati nella stessa taverna, decisero di cenare insieme e di dormire nello stesso posto. Ma l'oste, essendosi accorto di quell'altro che aveva le monete, di notte, dopo che sentì che quelli dormivano profondamente, si avvicinò estrasse dal fodero la spada dell'altro di loro, che era senza monete e uccise quell'altro.

Portò via le monete, ripose la spada insanguinata nel fodero, egli stesso si ritirò nel suo letto. Quello invece, con la cui spada era stato ucciso l'altro, si svegliò molto prima, chiamò il proprio compagno: pensò che quello non rispondeva perché era addormentato. Egli stesso prese la spada e le altre cose, che aveva portato con sé e partì da solo. L'oste poco dopo gridò che un uomo era stato ucciso e seguì con alcuni ospiti colui che era partito prima.

Acciuffò lo stesso, estrasse la spada dal fodero di costui, la trovò insanguinata: l'uomo fu condotto da quelli in città e fu ritenuto responsabile. Poi tuttavia l'oste fu sorpreso in un altro ugual misfatto.
(By Maria D. )

Versione tratta da Cicerone

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