Un complotto sventato

Incipit: Expulsis regibus, duo consules creati sunt, ... Fine: virgis caedunt, securique feriunt

Cacciati i re, furono nominati due consoli, Giunio Bruto e Tarquinio Collatino, marito di Lucrezia.

Ma la libertà, conquistata da poco, fu quasi perduta per l'astuzia e il tradimento. Nella gioventù Romana vi erano alcuni adolescenti, amici dei Tarquini. Questi parlano di far rientrare i re in città di notte, inseriscono nella complicità del piano gli stessi figli del console Bruto.

Uno dei loro schiavi sente la discussione: riferisce la cosa al console. Delle lettere inviate a Tarquinio svelarono il complotto. I traditori vengono gettati in prigione, poi condannati. I nobilissimi giovani stavano legati al palo, ma più degli altri attiravano gli sguardi di tutti i figli del console.

I consoli avanzano verso i loro seggi, e i littori incaricati colpiscono quelli denudati con le verghe e li uccidono con le scuri.

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