Un contadino aiutato dalla fortuna
Agricola non agrum sed agellum possidebat...Fortuna viros eligit et viris bona divitiasque donat et tollit».
Un contadino non possedeva un campo ma un campicello. Passava la vita in povertà non aveva beni. Ma una volta al contadino la Fortuna donava un regalo.
L'uomo arava laboriosamente il campicello e trovava un'abbondanza d'oro e d'argento. Così la ricchezza era stata acquistata dal contadino ed egli superava gli altri contadini. Ma dall'uomo era sempre mantenuto il ricordo del beneficio e il contadino deponeva spesso nel campo corone di rose alle divinità.
Finalmente la Fortuna si avvicinava al contadino e domandava: "perché, contadino, doni nel tuo campo corone agli dèi?". Il contadino rispondeva così: "conservo sempre la memoria del beneficio:
infatti nel campo c'era il tesoro". Dalla Fortuna così erano aggiunte le parole: "non il campicello, ma io sono la causa delle tue ricchezze: la Fortuna scelse l'uomo e sottrae e dona agli uomini ricchezza e beni".
(by Maria D.)
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