Un furto di bestiame punito da Ercole

In libris Pontificalium traditur Hercules, Iove atque Alcmenā genitus, superato Geryone, agens nobile armentum, cupidus eius generis boves...

Nei libri dei pontificali si tramanda che Ercole, generato da Giove e Alcmena, vinto Gerione, spingendo un notevole armento, desideroso di istituire in Grecia buoi di tal genere, giunse per caso in quei luoghi, dove oggi c'è Roma e, dilettato dalla rigogliosità del pascolo, costituì lì la sede alquanto a lungo.

Essendo pascolati gli armenti nella valle, dove ora c'è il Circo Massimo, trascurata la custodia, perché si credeva che nessuno avrebbe osato violare il bottino di Ercole, un brigante di nome Caco, prevalendo su tutti gli altri per virtù e prestanza fisica, si dice che portò via per le code otto buoi in una spelonca, affinché il furto non potesse esser collegato alle impronte.

Ed Ercole partendo da lì spingendo l'armento a caso eccetto che in questa stessa spelonca, si racconta che per caso alcuni buoi chiusi rispondessero ai muggiti di quelli che passavano e così il furto fu scoperto.

Ucciso Caco, Evandro, saputa la cosa, andò incontro all'ospite per congratularsi, perché aveva liberato i suoi confini da una così grande disgrazia.
(By Maria D. )

Versione tratta Pseudo Aurelio Vittore, Liber de origine gentis Romanae

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