Un gesto d'amore eroico, rimasto sconosciuto

C. Plinius Macro suo salutem dicit. Quam multum interest quid a quoque fiat!...

C. Plinio saluta il suo Macro quanto molto m'interessa cosa sia stato fatto da ognuno! Questi stessi fatti infatti sono elevati in modo altissimo dal chiarore di quelli che agiscono o sono sminuiti in modo molto umile dall'oscurità di chi opera.

Navigavo per il nostro Lario, quando un amico più anziano mi indica una villa, e anche la camera da letto che affaccia sul lago dice: "Da questa una volta una nostra compaesana si precipitò con il marito". Ne chiesi la motivazione.

Il marito era imputridito da una lunga malattia a causa delle ulcere attorno alle parti da velare del corpo; la moglie pretese di osservarle attentamente. Vide, si disperò, lo esortò a morire ed ella stessa fu compagna di morte, anzi esempio e condottiera;

infatti si legò con il marito e si gettò nel lago. Questo fatto neppure da me, che sono compaesano, fu udito se non molto recentemente, non perché meno di quel famosissimo fatto di Arria, ma perché minore della stessa. Stammi bene. (by Maria D.)

Versione tratta da Plinio il Giovane, Epistulae

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