Un'idilliaca e falsa descrizione della vita dei contadini

Serena beataque est agricolarum vita! Vere alaudae roseam auroram nuntiant, lusciniae suaviter canunt, timidae gemunt columbae, in dumetis gemmae germinant et in silvis arbores virent ac olent timidae violae....

E' serena e beata la vita dei contadini! In primavera le allodole annunciano la rosea aurora, gli usignoli cantano soavemente, le colombe tubano timorose, sui cespugli germogliano le gemme, nei boschi verdeggiano gli alberi e profumano le pavide viole. Nell'ombra dei boschi rumoreggiano limpide acque.

In estate il contadino riposa nel bosco ombroso, mentre le cicale cantano rauche e bionde spighe vengono mosse dall'aria tiepida. In Autunno maturano le uve nelle vigne e i castagni offrono un cibo squisito. In inverno quando il buio ed il freddo ricoprono la terra, le figlie del contadino accendono le lucerne nella fattoria e preparano una cena modesta, mentre il padre di famiglia sonnecchia vicino al focolare. Ma può essere davvero questa la vita dei contadini?

Copyright © 2007-2025 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2025 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2025-02-08 08:09:08 - flow version _RPTC_G1.3