Un tesoro inutile
Homo quidam pauperrimus occurrit familiari qui ingentes divitias possidebat....
Un uomo molto povero andò incontro ad un familiare che possedeva ingenti ricchezze. Spinto dall'indigenza, chiese alquante monete in prestito.
Ma il ricco, che era molto sordido non si fidava di alcuno, rifiutò senza alcun indugio: anzi per di più fece ritorno a casa, scavò una fossa nell'orto e nascose lì tutte le sue ricchezze, che ogni giorno cavando fuori con la massima soddisfazione della vista contemplava.
Ma una volta un ladro osservò ciò e di notte, scavato il suolo, portò via il tesoro. L'indomani l'avaro giunse alla fossa, scavò la terra secondo l'abitudine consueta, ma non trovò alcun tesoro; per tale ragione iniziò ad emettere profondi gemiti. Quel povero, a cui aveva rifiutato di prestare il denaro, lo vide, e chiese la causa della lamentela. Udita la calamità disse: "Perché ti lamenti amico?
Che utilità ti ha procurato il denaro? A chi mai è stato utile? Nel luogo in cui avevi occultato il tesoro, poni una lapide: ciò che appartiene a te sarà lo stesso, e non verrà sottratto da alcuno; infatti il denaro, è inutile, se qualcuno non lo utilizza.
(By Maria D. )
ANALISI GRAMMATICALE
Verbi
occurrit - 3ª persona singolare, perfetto, attivo, indicativo (verbo occurrere)
possidebat - 3ª persona singolare, imperfetto, attivo, indicativo (verbo possidere)
coactus - participio perfetto passivo, nominativo singolare (verbo coactare)
petivit - 3ª persona singolare, perfetto, attivo, indicativo (verbo petere)
erat - 3ª persona singolare, imperfetto, attivo, indicativo (verbo esse)
fidebat - 3ª persona singolare, imperfetto, attivo, indicativo (verbo fidesse)
recusavit - 3ª persona singolare, perfetto, attivo, indicativo (verbo recusare)
reversus est - 3ª persona singolare, perfetto, passivo, indicativo (verbo revertere)
fodit - 3ª persona singolare, perfetto, attivo, indicativo (verbo fodere)
condidit - 3ª persona singolare, perfetto, attivo, indicativo (verbo condere)
effodiens - participio presente, nominativo singolare (verbo effodere)
contemplabatur - 3ª persona singolare, imperfetto, deponente, indicativo (verbo contemplari)
conspexit - 3ª persona singolare, perfetto, attivo, indicativo (verbo conspicere)
asportavit - 3ª persona singolare, perfetto, attivo, indicativo (verbo asportare)
venit - 3ª persona singolare, perfetto, attivo, indicativo (verbo venire)
fodit - 3ª persona singolare, perfetto, attivo, indicativo (verbo fodere)
invenit - 3ª persona singolare, perfetto, attivo, indicativo (verbo invenire)
edere - infinito presente (verbo edere)
vidit - 3ª persona singolare, perfetto, attivo, indicativo (verbo videre)
quaesivit - 3ª persona singolare, perfetto, attivo, indicativo (verbo quaerere)
audita - participio perfetto passivo, nominativo singolare (verbo audire)
inquit - 3ª persona singolare, presente, attivo, indicativo (verbo inquit)
parabatur - 3ª persona singolare, imperfetto, passivo, indicativo (verbo parare)
proděrat - 3ª persona singolare, imperfetto, attivo, congiuntivo (verbo prodere)
attinet - 3ª persona singolare, presente, attivo, indicativo (verbo attinere)
esset - 3ª persona singolare, imperfetto, congiuntivo, attivo (verbo esse)
utitur - 3ª persona singolare, presente, deponente, indicativo (verbo uti)
est - 3ª persona singolare, presente, attivo, indicativo (verbo esse)
Sostantivi
homo - sostantivo maschile, nominativo singolare, III declinazione (homo, hominis)
quidam - pronome indefinito, nominativo singolare (da quidam, quaedam, quiddam)
pauperrimus - sostantivo maschile, nominativo singolare, superlativo (pauper, pauperis)
familiari - sostantivo maschile, dativo singolare, II declinazione (familiaris, familiaris)
divitias - sostantivo femminile, accusativo plurale, III declinazione (divitiae, divitiarum)
indigentia - sostantivo femminile, nominativo singolare, I declinazione (indigentia, indigentie)
nummos - sostantivo maschile, accusativo plurale, II declinazione (nummus, nummi)
fidebat - sostantivo neutro, nominativo singolare, II declinazione (fides, fidei)
recusavit - sostantivo femminile, accusativo singolare (recusatio, recusationis)
domum - sostantivo femminile, accusativo singolare, I declinazione (domus, domus)
foveam - sostantivo femminile, accusativo singolare, I declinazione (fovea, foveae)
horto - sostantivo maschile, ablativo singolare, II declinazione (hortus, horti)
divitias - sostantivo femminile, accusativo plurale, III declinazione (divitiae, divitiarum)
fur - sostantivo maschile, nominativo singolare, III declinazione (fur, furis)
solo - sostantivo neutro, ablativo singolare, II declinazione (solum, soli)
thesaurum - sostantivo maschile, accusativo singolare, III declinazione (thesaurus, thesauri)
postridie - sostantivo neutro, accusativo singolare, II declinazione (postridie, postridii)
gemitus - sostantivo maschile, accusativo singolare, III declinazione (gemitus, gemitus)
causam - sostantivo femminile, accusativo singolare, I declinazione (causa, causae)
querelae - sostantivo femminile, genitivo singolare, I declinazione (querela, querelae)
amicus - sostantivo maschile, nominativo singolare, II declinazione (amicus, amici)
utilitas - sostantivo femminile, nominativo singolare, III declinazione (utilitas, utilitatis)
pecunia - sostantivo femminile, nominativo singolare, I declinazione (pecunia, pecuniae)
proděrat - sostantivo neutro, nominativo singolare, II declinazione (prodere, prodere)
Aggettivi
pauperrimus - aggettivo maschile, nominativo singolare (da pauper, pauperis)
sordidissimus - aggettivo maschile, nominativo singolare (da sordidus, sordida, sordidum)
nullum - aggettivo neutro, accusativo singolare (da nullus, nulla, nullum)
sueto - aggettivo neutro, ablativo singolare (da suetus, sueta, suetum)
altos - aggettivo maschile, accusativo plurale (da altus, alta, altum)
maximo - aggettivo neutro, ablativo singolare (da magnus, magna, magnum)
Avverbi
olim - avverbio di tempo - "un tempo"
noctu - avverbio di tempo - "di notte"
postridie - avverbio di tempo - "il giorno dopo"
Pronomi
quis - pronome interrogativo (da quis, quid)
cui - pronome relativo, dativo singolare (da qui, quae, quod)
tibi - pronome personale, dativo singolare (da tu, tui, tibi, te)
quid - pronome interrogativo (da quis, quid)
COSA DEVI SAPERE SU QUESTO TESTO?
Questa versione della storia è una rielaborazione di una favola esopica (o fedriana) che tratta il tema dell'avarizia e dell'inutilità di accumulare ricchezze senza utilizzarle.
Autore e contesto letterario
L'originale è attribuito a Fedro (I secolo d. C. ), un liberto di Augusto noto per le sue Fabulae, una raccolta di favole in versi ispirate a quelle di Esopo.
Tuttavia, il latino di questo testo è più semplice e meno poetico rispetto a quello di Fedro, suggerendo che potrebbe essere una versione adattata in epoca successiva (forse medievale o umanistica) per fini didattici.
Significato e morale
La favola illustra:
La follia dell'avarizia: il ricco seppellisce il denaro invece di usarlo, rendendolo inutile.
L'inutilità della ricchezza non condivisa: il furto non cambia nulla per l'avaro, poiché egli non traeva vantaggio dal possesso materiale.
La critica all'egoismo: il povero, inizialmente rifiutato, fa notare ironicamente che il tesoro sotterrato era già "inutile" prima del furto.
Temi letterari latini
Fedro riprende la tradizione esopica, ma con uno stile più satirico e moraleggiante, tipico della letteratura latina di età imperiale.
La favola rientra nel genere apologo, usato per criticare vizi umani (come in Orazio o Seneca).
Il motivo del "tesoro nascosto e rubato" appare anche in altre culture (es. Decameron di Boccaccio, VI, 10).
Curiosità
Fedro fu il primo autore latino a dedicarsi esclusivamente alle favole, influenzando scrittori successivi come La Fontaine.
La struttura è tipica: situazione iniziale, azione, rovesciamento, morale finale.
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