Una difficile ritirata
Caesar, equitatu praemisso, qui novissimum agmen carperet atque impediret, ipse cum legionbus subsequitur... Tali dum pugnatur modo, lente atque paulatim proceditur crebroque ut sin auxilio suis subsitunt; ut tum accidit.da Cesare)
La traduzione della versione è letterale
Cesare mandata avanti la cavalleria (ablativo assoluto) perché prendesse e trattenesse la retroguardia egli stesso la seguì (lett. presente = segue) con le legioni.
Non passò in verità alcun momento di tempo che la coda dell'armata nemica non combattesse (lett. presente combatteva) con la cavalleria. La battaglia era di questo genere. Le veloci coorti chiudevano la retroguardia e la maggior parte si fermava in luoghi pianeggianti. Se il monte era scalabile, la stessa natura del luogo allontanava facilmente il pericolo, poiché dai luoghi superiori, quelli che erano andati avanti proteggevano dall'alto quelli che vi salivano;
quando era(no) presso una valle o ad un pendio, coloro che erano andati avanti non potevano portare soccorso a coloro che indugiavano (=che erano rimasti indietro), a dire la verità la cavalleria da un luogo elevato lanciava dardi su quelli che si trovavano dall'altra parte, quindi l'impresa era in grande pericolo. (Cesare) permetteva che, quando ci si avvicinava a luoghi di questo tipo, ordinassero di posare le insegne delle legioni, per respingere la cavalleria con grande impeto e per precipitarsi subito tutti insieme di gran corsa nelle valli e così, dopo averle attraversate, da collocarsi di nuovo sui luoghi superiori.
Quindi quando si combatte in tal modo, si procede lentamente e gradatamente e ci si ferma ripetutamente per soccorrere i propri (compagni); così come avvenne allora.
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