Una dimora degna di Nerone

In multis rebus damnosus fuit Nero, maxime cum domum a Palatio usque Esquilias fecit primo "transitoriam",...hactenus comprobavit ut diceret se quasi hominem tandem habitare incipere (da Svetonio)

TESTO LATINO COMPLETO

Nerone fu dispendioso in molte cose, soprattutto quando realizzò una domus dal Palatino fino all’Esquilino, che chiamò in un primo momento “transitoria”, e poi “aurea”, dopo che fu stata distrutta da un incendio e ricostruita.

In merito alla grandezza e allo sfarzo di essa, che sia sufficiente riferire queste cose: il vestibolo era tanto grande che ci stava un colosso di lui stesso, alto centoventi piedi. L’estensione era tanto grande che aveva un porticato di tre miglia.

C’era un grande stagno, circondato da così tanti e così vari edifici, che le sponde avevano l’aspetto di città. Le sale da pranzo vennero costruite con soffitti a cassettoni, composti di lastre d’avorio rimovibili e attraversati da tubature, in maniera che, dall’alto, venissero sparsi fiori ed unguenti sopra i commensali. Ordinò che una in particolare delle sale da pranzo venisse costruita di forma rotonda, in maniera che, come la terra, venisse fatta girare con un movimento perpetuo durante i giorni e le notti.

C'erano anche sale da bagno che ribolliva di acque marine e albule.  Dopo che una casa di tal genere compiuta gli era stata mostrata l'approvò limitandosi a dire di aver finalmente iniziato a dimorare in modo quasi degno di un uomo.

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