Uno scita ammonisce Alessandro Magno
Si tibi visum est, Alexander, omnes nationes armis occupare, scito* te numquam Scythas victurum esse. ... Denique, noli credere amicos tibi fore quos viceris : inter dominum et servum nulla amicizia est.
Se ti è sembrato, Alessandro, di occupare con le armi tutte le nazioni, sappi che mai vincerai gli Sciti.
La nostra povertà sarà più veloce del tuo esercito. Quando crederai che siamo lontani allora ci vedrai nei tuoi accampamenti. Con la medesima velocità noi ti inseguiremo e scapperemo. Immense sono le solitudini degli Sciti; infatti noi coltiviamo deserti più che città e campi rigogliosi.
Pertanto tieni stretta la tua fortuna nelle mani: infatti è sfuggevole. Noi diciamo che la fortuna senza i piedi ha soltanto mani e ali: quando stende le mani, tu includi anche le ali. Inoltre, se tu sembrerai di essere dio, bisogna che assegni benefici agli uomini non di sottrarre.
Non ti sembra conveniente che gli dei assegnino mali agli uomini. Infine, non credere che ti saranno amici quelli che vincerai: tra padrone e servo non c'è alcuna amicizia. (By Stuurm)
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