Uomini forti davanti alla morte

Socrates, in carcere antequam cicutam biberet, cum discipulis disputavit utrum altera vita post corporis mortem nos maneret an mors ipsa finis omnium malorum et bonorum esset....

Socrate, in carcere prima di bere la cicuta, disputò con i discepoli se ci rimanesse una vita dopo la morte del corpo o se la morte stessa fosse la fine di tutti i mali e i beni.

Alessandro Magno, giacendo a letto a Babilonia e gli amici chiedendo quale successore del regno si era scelto (avesse scelto per lui), rispose che avrebbe lasciato il regno al migliore dei suoi prefetti. Il tebano Epaminonda, avendo combattuto contro gli Spartani e avendo ricevuto una ferita mortale nel petto, chiese che dunque fosse salvato il suo scudo e forse i nemici sarebbero stati debellati.

gli amici avendogli risposto che gli spartani erano stati dispersi e che lo scudo era salvo, con la sua mano strappò il ferro che era infisso nella ferita e morì in fretta. Leonida invece, che presso le Termopili resistette con trecento Spartani contro i Persiani avendo considerato tra sé e sé se evitare con la fuga l'esercito dei nemici o se andare incontro ad una morte certa, non esitò a preferire la salvezza della patria alla sua vita.
(By Maria D.)

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-12 19:54:44 - flow version _RPTC_G1.3