Vendetta di schiavi

Larcius Macedo vir praetorius, superbus dominus et saevus, vim atque iniuriam a servis suis accepit Lavabatur in villa Formiana Repente eum...

Larcio il Macedone, uomo pretorio, signore superbo e crudele, subì dai suoi servi un'azione violenta e un'ingiuria Si lavava nella villa di Formia.

All'improvviso i servi lo circondano. Uno lo prende per la gola, un altro gli colpisce il viso, un altro il petto ed il ventre. Quando lo ritengono esanime, lo gettano sul pavimento infuocato.

Larcio immobile e steso a terra contemplò lo spettro della morte. Solo allora rimossero il corpo esanime; lo prendono i servi fedeli, le concubine accorrono con grida e clamore. Così, poiché sia le voci rianimarono il padrone, sia la frescura del luogo lo ristorò, aprì gli occhi e agitò il corpo.

I servi si dileguarono, parte dei quali le sentinelle afferrarono. Larcio visse a fatica per pochi giorni; tuttavia non morì senza la consolazione di una vendetta.
(By Vogue)

Versione tratta da Plinio il Giovane

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-03-31 09:27:56 - flow version _RPTC_G1.3