Verre fallisce un furto sacrilego a Delo

Cum Dolabella Ciliciam administrabat, Verres Delum venit. Ibi ex fano Apollinis noctu clam sustulit antiquissima signa eaque in navem suam conicienda curavit....

Quando Ddolabella amministrava la Cilicia, Verre giunse a Delo. Lì portò via dal santuario di Apollo di notte delle statue antichissime e si preoccupò che queste dovessero essere poste insieme nella sua nave. Coloro che abitavano a Delo tolleravano pesantemente il furto;

presso di loro c'è la massima religiosità di questo santuario, perché in quel luogo era nato lo stesso Apollo. Tuttavia non osavano proferir parola, affinché per caso, se avessero tentato qualcosa, tale cosa sarebbe stata scagliata addosso allo stesso Dolabella.

Allora improvvisamente presentatesi le circostanze, giudici, lo ostacolarono, desiderando, che non partisse. Anzi potè fermarsi ancora a stento in città. Quella nave carica delle statue religiose s'infranse a causa di un flutto. Le statue di Apollo furono ritrovate sul litorale, per ordine di Dolabella vennero riposte.

Non dubito che, anche se non c'è in te alcun senso d'umanità, non vi fu mai alcun rispetto della religione, ora tuttavia ti giunga in mente le tue scelleratezze. Non è forse vero che dagli dèi immortali speri la salvezza, tu che fossi stato tanto empio, tanto scellerato, tanto nefando?
(By Maria D.)

Versione tratta da Cicerone

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