Annibale dopo la vittoria di Canne (Versione Livio)

Hannibali victori cum ceteri circumfusi gratularentur suaderentque ut, tanto perfunctus bello, diei quod reliquum esset noctisque...

Mentre tutti si accalcavano attorno ad Annibale vincitore e cercavano di persuaderlo, dato che ormai aveva dato il colpo decisivo a una guerra tanto grande, a concedere a se stesso il riposo per quanto rimaneva del giorno e per la notte seguente e di consentire ai soldati stanchi di fare altrettanto, Maarbale, il prefetto della cavalleria, convinto che non si dovesse per nulla desistere dall'impresa, si rivolse a lui: «Tutto al contrario!

Perché tu sappia cosa hai realizzato con questa battaglia, fra quattro giorni banchetterai da vincitore sul Campidoglio. Seguimi: io ti precederò con la cavalleria e i Romani sapranno che tu sei arrivato prima ancora di aver notizia che eri per strada». Sembrava ad Annibale che questa fosse una proposta troppo allettante e troppo significativa, per poterla recel?ire all'istante. E dunque lodava l'entusiasmo di Maarbale, ma, disse, aveva bisogno di tempo per valutare il progetto.

E allora Maarbale: «E evidente che gli dèi non concedono tutto allo stesso uomo. Annibale tu sai come si raggiunge una vittoria, ma non sai fame uso». E opinione diffusa che l'indugio di quel giorno abbia salvato la città e l'impero

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