I Romani in Macedonia (versione di latino)

I Romani in Macedonia
Autore: Livio

Principio veris, quod hiemem eam insecutum est, Roma profectus Q. Marcius Philippus consul cum quinque milibus militum Brundisium pervenit.

M. Popilius consularis et alii pari nobilitate adulescentes tribuni militum consulem secuti sunt. Postquam ex Italia profecti sunt, vento secundo, Corcyram altero die, tertio Acarnaniae portum tenuerunt. Consul autem itinere terrestri, per asperos saltus, in Macedoniam ingressus est, complures urbes occupans. Cum bellum contra Persen L. Aemilio Paulo commissum esset anno sequenti, is, in Macedoniam profectus, vicit Persen totamque Macedoniam in Romanorum potestatem redegit. Antequam proeliaretur, praedixerat militibus ne mirarentur quod luna, adveniente nocte, defecutra esset: nam nocte, quae secuta est, luna defecit.

All'inzio della primavera, che seguì quell'inverno, il console Marco Filippo, dopo esser partito da Roma con cinquemila soldati, arrivò a Brindisi. L’ex console Marco Popilio ed altri giovani dello stesso grado seguirono il console come tribuni militari. Dopo esser partiti dall'Italia, essendo il vento favorevole, dopo due giorni raggiunsero Corcira e al terzo (giorno)il porto di Acarnania. Il console poi entrò in Macedonia con un percorso di terra attraverso balze scoscese, occupando molte città.

Poichè era stata intrapresa a guerra contro Perseo l'anno seguente da Lucio Emilio Paolo, costui, partito per la Macedonia, sconfisse Perseo e ricondusse tutta la Macedonia sotto il potere dei Romani. Prima che si combattesse, aveva ordinato ai soldati di non meravigliarsi che la luna si sarebbe oscurata: infatti durante la notte che seguì la luna si oscurò.