Maturità 1992 - Serietà di studi e oculatezza di scelte alla base del successo

Versione latino Petronio maturità 1992

Quid ergo est?

parentes obiurgatione digni sunt, qui nolunt liberos suos severa lege proficere. Primum enim sic ut omnia, spes quoque suas ambitioni donant. Deinde cum ad vota properant, cruda adhuc studia in forum impellunt et eloquentiam, qua nihil esse maius confitentur, pueris induunt adhuc nascentibus.

Quod si paterentur laborum gradus fieri, ut studiosi iuvenes lectione severa irrigarentur, ut sapientiae praeceptis animos componerent, ut verba Attico stilo effoderent, ut quod vellent imitari diu audirent, ut persuaderent sibi nihil esse magnificum quod pueris placeret, iam illa grandis oratio haberet maiestatis suae pondus.

Nunc pueri in scholis ludunt, iuvenes ridentur in foro, et quod utroque turpius est, quod quisque perperam didicit, in senectute confiteri non vult.

E che dunque?

Degni di biasimo sono quei genitori, che non vogliono che i loro figli facciano profitto a costo di una severa disciplina. In primo luogo, come in ogni caso, affidano le loro speranze all'ambizione. Poi, quando si avvicinano a quanto sperato, spingono nel foro le inclinazioni ancora tenere (dei loro figli), e fanno indossare ai loro fanciulli fin dal nascere (come una veste) l'eloquenza, che essi confessano essere la cosa più importante.

E se invece lasciassero che le fatiche crescessero gradatamente, in modo che i giovani impegnati fossero innaffiati di severe letture, conformassero il loro animo ai precetti della saggezza, incidessero le parole con la durezza dello stilo, ascoltassero a lungo ciò che vorrebbero imitare, si persuadessero che niente di ciò che piace ai bambini diventerà magnifico, tutto il gran discorso (sull'educazione) avrebbe il peso della sua importanza.

Ora i fanciulli giocano nella scuola, i giovani scherzano nel foro e, cosa ancor più turpe delle precedenti, nessuno da vecchio vuole confessare ciò che di male ha imparato da bambino.