L'educazione e l'esercizio correggono i difetti della natura
L'educazione e l'esercizio correggono i difetti della natura
Inizio: Eί δε τις οίεται τούς ουκ ευ πεφυκότας μαθήσεως και μελέτηςFine: ...και τραχυτέρα του δεòντος; αλλά γεωργηθεισα παραυτίκα γενναίους καρπούς εξήνεγκε
Se qualcuno invece pensa che coloro che son ben disposti per natura, nonostante un'istruzione e un'applicazione correttamente indirizzate alla virtù, non possa compensare, nei limiti del possibile, la propria naturale pochezza, sappia che si sta sbagliando di molto, anzi del tutto.
Se l'inerzia guasta i pregi della natura, l'insegnamento ne corregge i difetti; mentre le mete facili sfuggono ai negligenti, ma con gli sforzi si conquistano quelle difficili.
Si può comprendere quanto efficaci e determinanti siano la diligenza e la fatica riflettendo su molte cose degli avvenimenti. Le gocce d'acqua infatti incavano le pietre; il ferro e il bronzo si consumano al continuo contatto delle mani. Sono le sole cose che mostrano l'efficacia dell'impegno? No, ce ne sono infiniti altri.
Un terreno è di per sé fertile, ma se lo si trascura isterilisce e anzi, quanto migliore è per natura, tanto più la negligenza e l'abbandono lo traggono a rovina. Un altro, invece, è duro e accidentato più del dovuto, ma se lo si coltiva produce subito buoni frutti.
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